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Disfunzioni dell’occlusione

Disfunzioni Occlusali e gnatologia

E’ indispensabile chiarire due diversi capitoli della Gnatologia (”Gnatos” sono i due mascellari: il mascellare superiore e la mandibola).

Qui sto parlando del capitolo delle disfunzioni occlusali o, detto in altre parole, di anomali “ingranaggi” dentali, statici (deglutizione) e dinamici (masticazione).
Queste disfunzioni occlusali non devono essere confuse coi Disturbi Temporo-Mandibolari (DTM) che appartengono ad un altro capitolo della Gnatologia che si focalizza sui quei veri e propri problemi e patologie delle Articolazioni Temporo-Mandibolari (ATM). Le ATM sono le due articolazioni, a destra e a sinistra, immediatamente avanti alle orecchie, dove la mandibola si incerniera nel cranio (nel suo osso temporale). Le ATM consentono tutti i movimenti della mandibola.

Questi due capitoli della Gnatologia possono in certi casi sovrapporsi, complicando la diagnosi e il trattamento, ma vanno concettualmente tenuti ben separati. Entrambi sono di competenza dello gnatologo, il quale dovrà innanzi tutto fare una diagnosi corretta per definire la problematica del paziente che ha di fronte. Quello che si può dire è che le Disfunzioni Occlusali hanno una frequenza molto superiore ai Disturbi Tempo-Mandibolari (DTM).

Classifico le Disfunzioni Occlusali in tre gradi:

  1. asimmetrie di funzione laterale facilmente trattabili con un MOSEDIN, quindi per sola sottrazione di poco smalto dentale;
  2. asimmetrie di funzione laterale che invece necessitano di una preventiva addizione con compositi (o di protesi fissa) per riempire dei vuoti, delle  mancanze di contatto fra due denti opposti (inferiore contro superiore);
  3. asimmetrie con incerte occlusioni, che necessitano di una pre-terapia con utilizzo di Bite-Diagnostico che, opportunamente funzionalizzato, confermi che la postura terapeutica della mandibola (ipotizzata dallo gnatologo e incorporata nel Bite) sia effettivamente quella accettata confortevolmente dal Sistema Neuro-Muscolare del paziente. Non procedendo a terapie definitive finché non si sia  ragionevolmente certi di quale giusta posizione della mandibola ci si debba avvalere per costruire protesi adeguate;

Faccio notare che tutti e tre i gradi delle disfunzioni occlusali (a salire d’impegno terapeutico) possono accompagnarsi o meno a dolenzie o dolori di varia natura. Infatti accade anche che: sul momento situazioni con molti contatti disfunzionali possono non accompagnarsi a dolori; mentre altre situazioni con un unico contatto disfunzionale possono causare consistenti dolori.

Ciò può sembrare paradossale, ma non lo è se ragioniamo in termini di informazioni: dipende tutto da come il “computer centrale”, cioè il cervello, elabora e interpreta i segnali nervosi che gli giungono dalla periferia (nel nostro caso dai denti). Quando il cervello va “in confusione” a causa di informazioni incoerenti, anche minime, lì si possono avere grossi problemi. E con sintomi dolorosi non solo in bocca e alla testa, ma anche in zone distanti dalla bocca (persino a un piede).

Disfunzioni Occlusali e Articolazione temporo mandibolare

Un aspetto che richiede un’ulteriore attenzione è il dubbio sistematico che una disfunzione occlusale possa mascherare una disfunzione temporo mandibolare. Lo gnatologo indagherà con perizia per escludere tale possibilità, prima di iniziare a trattare un paziente per diagnosi di disfunzione occlusale.

Quando ricorrere al molaggio e quando all’ortodonzia

In coda a questo post è d’obbligo una precisazione importante: il molaggio, sia esso selettivo classico o sensoriale dinamico, non è la panacea risolutiva di tutte le Disfunzioni Occlusali. Molte situazioni rendono imperativo l’astenersi da qualunque tipo di molaggio, e direzionare la terapia verso un trattamento ortodontico. Ovverosia: se la discrepanza delle posizioni tra denti inferiori e superiori è accentuata, la si dovrà ridurre con l’ortodonzia. A termine di ortodonzia si potrà rivalutare se un minimale Molaggio Sensoriale Dinamico sia indicato per raffinare i contatti (parlo di ritocchi dentali di qualche decina di micron in ben delimitati punti strategici).