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Effetti dannosi della respirazione orale

quali sono gli Effetti dannosi della respirazione orale?

È ben documentato che gli adulti che respirano con la bocca hanno maggiori probabilità di sperimentare nel sonno una respirazione disturbata, affaticamento, riduzione della produttività di giorno e scarsa qualità della vita rispetto a coloro che respirano dal naso.

Nei bambini, gli effetti dannosi della respirazione orale sono molto maggiori, poiché è durante la crescita che la respirazione nasale aiuta a ben modellare i mascellari e le arcate dentali e le coane nasali (il percorso che dalle narici va fino alla laringe, e da qui giù per la trachea, portando aria ai polmoni).

I bambini, la cui respirazione orale persista per lunghi periodi di tempo senza essere corretta, possono andare incontro a problemi respiratori per tutta la vita; ritrovarsi con un viso meno attraente, e meno armonico anche con malposizioni scheletriche come:

  • una mandibola sottosviluppata e arretrata (II classe scheletrica),
  • una mascellare superiore sottosviluppato e arretrato (III classe scheletrica, da iposviluppo mascellare o ipomaxillia),
  • una mandibola sviluppata in eccesso e avanzata (III classe scheletrica , da ipersviluppo mandibolare o ipermandibulia),
  • volte palatali alte (“Ogivali”) che fanno incurvare il setto nasale che sta sopra al palato, con restringimento osseo e minor passaggio d’aria attraverso una coana del naso.

Le malposizioni scheletriche dei mascellari (*) causano anche malocclusioni dentali.

Queste alterazioni craniofacciali associate alla respirazione orale possono aggravare o aumentare significativamente il rischio di russamento e di apnea ostruttiva del sonno sia nei bambini che negli adulti.

L’apertura della bocca durante il sonno, in soggetti normali e in pazienti con apnea ostruttiva, aumenta la probabilità che le vie aeree superiori siano più chiuse. Infatti:

  • l’apertura della bocca porta la mandibola indietro restringendo il diametro delle vie aeree orofaringee;
  • il movimento della mandibola verso dietro e il basso può ostacolare il lavoro dei muscoli che dilatano le vie aeree superiori e la loro forza.

Pertanto, è della massima importanza reindirizzare la scorretta respirazione orale verso una corretta e fisiologica respirazione nasale. Molto importante anche nei bambini, nei quali si può rischiare una diagnosi errata di ADHD [v. il precedente post]

Prevalenza, cause e manifestazioni fisiche della respirazione orale

La respirazione orale è segnalata (ricerca effettuata in Brasile) come causa di:

  • rinite allergica (81,4%),
  • adenoidi ingrossate (79,2%),
  • tonsille ingrossate (12,6%)
  • deviazione ostruttiva del setto nasale (1,0%).

 

Le principali manifestazioni cliniche (ricerca effettuata in Brasile) dei respiratori orali:

  • dormire con la bocca aperta (86%),
  • russare (79%),
  • prurito al naso (77%),
  • sbavare sul cuscino (62%),
  • problemi di sonno notturno o sonno agitato (62 %),
  • ostruzione nasale (49%)
  • irritabilità durante il giorno (43%).

Sebbene la rinite allergica sia considerata una delle principali cause di ostruzione respiratoria; è della massima importanza notare che all’insorgere della congestione nasale, si verifica una sensazione di privazione dell’aria, che porta l’individuo a passare alla respirazione orale.

Un altro studio ha dimostrato che nei respiratori orali sono stati osservati cambiamenti orofacciali come: labbro semiaperto e postura più bassa della lingua; ipotonicità del labbro, della lingua e della guancia; interposizione della lingua tra le arcate dentarie durante la deglutizione e la fonazione. Il tutto deteriora il sigillo labiale.

(*) Quando si usa il termine globale di “mascellari” il termine intende mandibola + mascellare superiore. Raramente ci si può riferire alla mandibola come “mascellare inferiore”, ma tale dizione – pur accettabile – non è praticamente mai usata dagli odontoiatri. Il termine “mascellare”, da solo al singolare, indirizza a credere (senza certezza) che si stia parlando del mascellare superiore; ma un odontoiatra userà il termine inequivocabile di “maxilla” (anche se, propriamente parlando in anatomia,  il mascellare superiore è composto da maxilla + premaxilla).

Seguirà nel post “Connessioni tra respirazione orale (con auto-diagnosi), postura e malocclusioni”